Nella splendida natura del Capo sudafricano, un misterioso assassino colpisce durante un Congresso che vuole dare il via alla produzione e distribuzione del vaccino Tat di HIV-1, conosciuto anche come il "Vaccino AIDS Italiano", dopo la firma congiunta tra il Ministro della salute del Sudafrica e il Console italiano, rappresentante dell'omologo Ministero, con delibera di firma sul contratto.
Diversamente dagli accordi presi post Apartheid, detto contratto, inteso per contrastare e curare l'AIDS in Sudafrica, vuole far si che il vaccino venga prodotto e commercializzato dalle grandi ditte farmaceutiche multinazionali, che ne pretendono il monopolio esclusivo.
Quindi, al contrario di come fosse stato deciso da Nelson Mandela nella TRIPS (Trade Related Intellectual Property Rights) e, cioè, liberamente fornito da tante aziende farmacologiche, che ne avrebbero assicurato una vasta diffusione ed un prezzo competitivo, dando facilità a chiunque di curarsi.
Ovviamente, l'investimento per questo programma consiste in diversi milioni di Euro che fanno gola a molti personaggi della Sanità e della Finanza sudafricana, i quali organizzano un'aggressione alla moglie del Console italiano, per ricattare il diplomatico e indurlo a cambiare l'esito finale dell'accordo, riportandolo alle intese originali.
A questa aggressione si aggiunge una strage non prevista, che avviene sempre nello stesso albergo di Hout Bay, splendida località vicina Città del Capo, in cui si svolge il suddetto convegno.
Detta carneficina è motivata quale vendetta per le politiche e gli interessi esistenti attorno al programma immunologico su larga distribuzione.
Le caratteristiche dell'eccidio, per il modo con cui è stato provocato e per la tanta violenza e morte prodotta, fanno pensare che il colpevole non sia stato un vero e proprio Killer, di cui non si trova neppure una prova del suo passaggio, ma che, invece sia stata opera di un essere mistico, leggendario, surreale: un
Tokoloshe.
Il Tokoloshe è un mostruoso e malvagio folletto, protagonista di tante storie e leggende sudafricane, creduto, alla fine, unico omicida possibile anche dalla stessa Polizia, SAPS, pronta a chiudere il caso perché non in possesso di una valida e sostenibile spiegazione dei fatti accaduti.
Già altri casi criminali e misteriosi, avvenuti in passato nella storia criminale sudafricana, avevano fornito un pari verdetto finale, attribuendo una sottintesa paternità dei delitti all'irreale Tokoloshe, in base al concetto, popolarmente diffuso, che recita: "laddove la scienza è carente, sono le leggende che ne fissano la verità oggettiva".
L'italiano Commissario Alessandro Cinti, trovatosi casualmente nello stesso albergo, il Chapmans Peak Hotel, sede del Congresso, essendo in vacanza con la bella moglie Astrid per trascorrere la loro "Luna di miele", ovviamente non crede a tale decisione e non riesce ad accettare questa inverosimile risoluzione del caso, nonostante il credo popolar nazionale lo induca a pensarlo.
Pur rendendosi conto di quanto siano radicate e intoccabili le tradizioni e le credenze nel popolo
Sudafricano, aiuta il collega sudafricano, il Detective Chike Gordimer, a trovare una più consistente realtà concreta sui fatti avvenuti, essendo stato autorizzato dal Console italiano stesso, secondo un accordo di cooperazione esistente tra le Polizie dei due paesi.
In soli sette giorni, tempo della sua vacanza sudafricana, il Commissario Cinti riesce a risalire alla verità e alle dinamiche che hanno portato ai sanguinosi avvenimenti, partendo dal nulla e non avendo indizi pienamente accertabili, per mancanza di prove concrete.
In un...